Incontinenza dopo prostatectomia
Oggi non più un'irreparabile conseguenza ma un problema che è possibile curare
Perchè l'incontinenza urinaria dopo prostatectomia
La prostata occupa una posizione strategica nella pelvi maschile, trovandosi in intimo rapporto con strutture anatomiche coinvolte nella funzione urinaria e in quella sessuale. In particolare, la prostata contrae strettissimi rapporti con i muscoli coinvolti nella continenza urinaria quali lo sfintere uretrale interno, lo sfintere uretrale esterno, il puboperineale. Gli interventi alla prostata (per ipertrofia prostatica benigna o per tumore maligno) possono avere delle ripercussioni negative su queste strutture, per un danno diretto o sulla loro innervazione e vascolarizzazione, esitando nell’incontinenza urinaria dopo prostatectomia La frequenza di incontinenza è molto bassa dopo interventi per ipertrofia prostatica (circa 1%), ma diventa relativamente frequente dopo asportazione totale della prostata o prostatectomia radicale (dal 10% al 50% dei casi).
curare l'incontinenza dopo prostatectomia
OGGI è POSSIBILE
L’incontinenza urinaria dopo prostatectomia ha un effetto assolutamente negativo sulla qualità di vita degli uomini che ne sono affetti. Pertanto, tenersi questo problema gestendolo con assorbenti o cateteri è semplicemente inaccettabile, soprattutto quando delle cure, spesso molto efficaci, sono disponibili. Gli Urologi, infatti, possono oggi disporre di farmaci per l’incontinenza da urgenza e di due tipi di interventi chirurgici (sfintere urinario protesico e sling) per l’incontinenza da sforzo (la più frequente dopo prostatectomia).
C’è da dire che, purtroppo, questi trattamenti non rientrano nei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) e pertanto sono molto poche le strutture sanitarie che, per motivi economici, possono permettersi di erogarli in convezione col Sistema Sanitario Nazionale. Sempre per lo stesso motivo, le liste di attesa sono spesso insopportabilmente lunghe. Ciononostante, è fondamentale che i pazienti ne siano informati e che, una volta diagnosticata un’incontinenza urinaria permanente (questo è possibile di solito dopo 6-12 mesi dall’intervento), vengano indirizzati in una struttura di riferimento per la cura di questo grave problema.
Incontinenza dopo prostatectomia
Le mie competenze
Da sempre impegnato nella cura di questa invalidante patologia
Trattamenti per la vescica iperattiva e l'incontinenza da urgenza
Da oltre 20 anni mi occupo della cura di questa invalidante forma di incontinenza mediante terapie farmacologiche orali e non. In particolare, ho aacumulato una vasta esperienza nell'impiego della tossina botulinica. Ho inoltre svolto ricerca clinica e di base su questa patologia con numerose pubblicazioni scientifiche e presentazioni congressuali.
Trattamenti per l'incontinenza urinaria da sforzo
Oltre quattro milioni di persone soffrono di questo problema in Italia. Dal 2006 mi occupo di tutti i trattamenti più efficaci, protesici (sling maschili e femminili, sfintere artificiale AMS800) e non (derivazioni urinarie, colposospensione) finalizzati alla cura di questa patologia.
Centro di 3° livello per la cura dell'incontinenza
L'ultradecennale esperienza nella cura dell'incontinenza urinaria maschile e femminile mi ha permesso di contribuire a far si che il Policlinico Gemelli fosse riconosciuto un centro di riferimento regionale del più alto livello (livello III) nella cura di questa invalidante patologia.
Centro di riferimento Europeo
L'impegno scientifico, didattico e clinico nella cura dell'incontinenza maschile, riconosciuta come patologia complessa, mi ha permesso di ottenere il riconoscimento di centro di riferimento Europeo nell'ambito dell'European Reference Network eUROGEN.
© 2024, Prof. Emilio Sacco.
U.O.C. Urologia – Ospedale Isola Tiberina – Gemelli Isola
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