malattie urogenitali
Il tumore dei testicoli
Cos’è il tumore dei testicoli?
I testicoli sono due ghiandole sessuali che producono lo sperma e l’ormone testosterone. Si situano all’interno di un sacco di pelle, lo scroto. Il tumore dei testicoli consiste nella crescita di cellule maligne al loro interno e, come ogni tumore maligno, è una condizione potenzialmente grave, sebbene oggi sia altamente curabile. Il tumore ai testicoli è raro, tuttavia, è il tumore più comune tra i maschi di età compresa tra 15 e 35 anni.
Il 90% di questi tumori deriva dalle cellule germinali e si distinguono in due tipologie:
Seminoma: tumore a crescita lenta che colpisce principalmente le persone tra i 40 e i 50 anni.
Non seminoma: tumore che cresce più rapidamente dei seminomi. Colpisce principalmente le persone tra i 20 e i 30 anni. Includono carcinoma embrionale, carcinoma del sacco vitellino, coriocarcinoma e teratoma.
Alcuni tumori dei testicoli sono misti, costituiti da cellule tipo seminoma e tipo non seminoma. In questi casi, il tumore sarà trattato come un non seminoma.
Fattori di rischio
I fattori che aumentano il rischio di sviluppare il tumore dei testicoli includono:
Età: il tumore ai testicoli colpisce più comunemente le persone di età compresa tra 15 e 35 anni.
Testicoli ritenuti: i testicoli che non scendono fino allo scroto durante lo sviluppo fetale sono chiamati testicoli ritenuti e possono richiedere un intervento chirurgico. Nascere con questa condizione può aumentare il rischio di tumore testicolare, anche se si è eseguito un intervento chirurgico (orchipessi).
Storia personale o familiare: potresti avere maggiori probabilità di sviluppare il tumore ai testicoli se un genitore biologico o un fratello lo ha avuto. Alcune condizioni genetiche ereditarie, come la sindrome di Klinefelter, possono anche aumentare il rischio. Avere un tumore ad un testicolo aumenta la probabilità di sviluppare un secondo tumore nell’altro testicolo.
Infertilità: alcuni degli stessi fattori che causano l’infertilità possono anche essere correlati allo sviluppo del tumore dei testicoli. Sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere la connessione.
Segni e i sintomi
Il segno più comune di tumore dei testicoli è un nodulo indolore nel testicolo. Altri sintomi che tuttavia sono spesso dovuti a patologie benigne, includono: gonfiore nello scroto, sensazione di pesantezza nello scroto, dolore sordo all’inguine o al basso addome, un testicolo che si rimpicciolisce (atrofia testicolare).
In presenza di questi sintomi è sempre meglio eseguire una visita urologica poiché la diagnosi precoce del tumore dei testicoli è fondamentale per poter raggiungere una completa guarigione.
Come viene diagnosticato il tumore ai testicoli?
A volte il tumore ai testicoli viene diagnosticato durante un esame fisico di routine, ma piu’ spesso è l’autopalpazione da parte del paziente di un nodulo al testicolo o di un testicolo aumentato di volume che porta alla diagnosi. L’ecografia testicolare, meglio se con doppler, è una procedura medica indolore e molto sensibile nell’evidenziare masse testicolari.
La biopsia del nodulo, eseguita sempre mediante incisione a livello dell’inguine, permette di eseguire un esame istologico ed ottenere una diagnosi di certezza. In caso di accertata neoplasia maligna, nella maggior parte dei casi è richiesta l’orchifuniculectomia, cioè la rimozione del testicolo e del suo funicolo spermatico. Uno specialista esaminerà il tessuto del testicolo usando un microscopio per accertare la natura esatta delle cellule tumorali.
Altri esami diagnostici possono includere: il dosaggio dei marcatori tumorali nel sangue: alcuni tumori producono sostanze misurabili nel sangue e pertanto utili per la diagnosi. Quelli prodotti dai tumori germinali dei testicoli sono l’alfa-fetoproteina (AFP), la gonadotropina corionica umana (HCG o beta-HCG) e la lattato deidrogenasi (LDH). TAC toraco-addominale, o risonanza magnetica: questi esami sono utili per vedere se il tumore si è diffuso agli organi addominali, in particolare ai linfonodi.
Quali sono i trattamenti per il tumore ai testicoli?
Il trattamento dipende da diversi fattori, tra cui l’età e lo stato di salute, lo stadio e il tipo di tumore.
Chirurgia
La chirurgia per rimuovere il testicolo canceroso (orchifuniculectomia per via inguinale) è il trattamento più comune per il tumore ai testicoli, indipendentemente dallo stadio o dal tipo di tumore.
La rimozione dei linfonodi addominali (linfoadenectomia retroperitoneale) può essere richiesta nei casi in cui ci sia il sospetto o un elevato rischio di interessamento di queste ghiandole, soprattutto per i tumori testicolari tipo non seminoma. L’intervento richiede un’incisione nell’addome (o, se possibile l’approccio laparoscopico, plurime piccole incisioni) in anestesia.
Radioterapia
La radioterapia utilizza raggi X ad alte dosi per uccidere le cellule tumorali. Le radiazioni potrebbero essere utilizzate dopo l’intervento chirurgico per impedire il ritorno del tumore. Di solito, le radiazioni sono limitate al trattamento dei seminomi.
Chemioterapia
La chemioterapia utilizza farmaci per uccidere le cellule tumorali. La chemioterapia ha migliorato molto il tasso di guarigione per i pazienti con seminomi e non seminomi. A seconda del tipo di tumore, potrebbe essere indicata la chemioterapia in prima battuta, ed eventualmente dopo la linfoadenectomia addominale. La chemioterapia può anche essere usata per trattare un tumore che si ripresenti dopo la remissione.
Prevenzione del tumore dei testicoli
Il tumore dei testicoli non è prevenibile, ma l’autopalpazione eseguita almeno ogni 2 mesi (meglio se dopo una doccia o un bagno), soprattutto dall’adolescenza all’età adulta (tra i 15 e i 40 anni), può permettere una diagnosi precoce e quindi una cura piu’ tempestiva ed efficace. L’autopalpazione è volta ad identificare qualunque cambiamento nella forma e consistenza dei testicoli.
Per eseguire un l’autopalpazione, usare entrambe le mani, far rotolare gentilmente ogni testicolo tra i pollici, l’indice e il medio. Si può notare una struttura simile a una corda sopra e dietro i testicoli, si chiama epididimo, una struttura normale che conserva e trasporta lo sperma. È normale che i testicoli abbiano dimensioni leggermente diverse, però ogni testicolo dovrebbe rimanere generalmente della stessa dimensione. Se si nota un cambiamento nella dimensione dei testicoli o la comparsa di un nodulo, contattare il proprio medico.
Qual è la prognosi (possibilità di guarigione) per le persone con tumore dei testicoli?
La prognosi per il tumore dei testicoli è eccellente. Mentre una diagnosi di tumore maligno è sempre seria, la buona notizia sul tumore dei testicoli è che viene curato con successo nel 95% dei casi. Se trattato precocemente, il tasso di guarigione sale al 98%.
Rischi legati al trattamento.
I trattamenti per tumore dei testicoli possono avere un effetto negativo sulla qualità del liquido seminale e sulla funzione eiaculatoria. Se sei preoccupato per la tua fertilità, parlane col tuo urologo, la conservazione dello sperma o il congelamento dello sperma per utilizzarlo successivamente potrebbe essere un’opzione.
© 2024, Prof. Emilio Sacco.
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